Grandi editori e risate
La politica attuale delle medie e grandi case editrici riflette esattamente, come uno specchio terso, la prassi politica attuale delle sedicenti grandi democrazie: tutti i cittadini e tutte le cittadine hanno la stessa parità di diritti e la medesima dignità sociale; in effetti solo una minuscola minoranza può esercitare ogni suo diritto fino ad attribuirsene dei nuovi che si chiamano privilegi. Così è per l'editoria: guardate il sito di una grande o grandissima casa editrice: vi troverete le istruzioni per sottoporre il vostro "manoscritto". Fatelo, e aumenterete di una unità l'enorme numero dei candidi (ho scritto candidi non candidati). E farete ridere un po' di più chi si occupa del recapito email della maestosa sfinge editoriale.
Stupirsi? Recriminare? Sarebbe precisamente come recriminare e stupirsi che su questo infelice pianeta ha vinto e domina il capitalismo.
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