Oggi come mille anni fa

 Ogni epoca ha maledetto l'orrore del suo tempo, la miseria del suo vivere.

Ci sono testi dell'Antico Egitto che piangono il decadimento della condizione umana. Dunque, non è mai esistita l'Età dell'Oro e chi rimpiange un passato (qualunque passato) rimpiange ciò che non è mai davvero esistito, e per questo è un tempo felice.

E tuttavia, mai come oggi (2025) è enorme e straziante la distanza tra ciò che siamo e che accade e ciò che potrebbe accadere e potremmo essere. La scienza e la tecnica hanno dato strumenti potenti per migliorare l'esistenza umana, ma le classi dominanti hanno deciso che la vita delle persone sia la stessa di mille anni fa: chi è ricco vive felice, chi non lo è abbastanza lavora per sopravvivere, chi è povero soffre senza speranza. Le classi dominanti godono i benefici della scienza e della tecnica del XXI secolo e ne fanno scontare il prezzo altissimo, le conseguenze malefiche e ogni bruttura (e sono tante) alle classi subalterne. 

In questo, l'umanità è esattamente quella dei secoli passati. Non è cambiato nulla. Solo la sottomissione, l'umiliazione, la fatica, il dolore delle classi dominate sono diventate più atroci e più soffocanti. 

Il mondo si regge ancora alla schiavitù, ma oggi ha cambiato nome e così le classi dominanti dichiarano che la schiavitù, oggi, è solo un brutto ricordo di un remoto passato. 

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