Post

Lo scrittore affermato

 «Vi sarete bene accorti che al giorno d'oggi non si fa che parlare di esaurimento nervoso; è difficilissimo imbroccare una persona che non sia, per un verso o per l'altro, esaurita». Cos'è 'sta roba? L'inizio di un tema di un ragazzino di seconda media del 1960? La lettera al giornale di un ragioniere che protesta contro gli onorari degli psichiatri che giudica esosi? No, è l' incipit  di un racconto di Giuseppe Berto, intitolato «Esaurimento nervoso», uscito su L'Illustrazione Italiana dell'agosto 1962. Da questo, apprendiamo almeno due importanti verità: che, un volta raggiunta la qualità riconosciuta di scrittore si può scrivere qualunque (pessima) cosa e non si subiranno conseguenze. La seconda: che per giudicare un racconto, occorre leggerlo tutto.

Delle scuole di scrittura/3

 «Sono convinto che il maestro può aiutare con consigli, può tracciare la via da percorrere, ma quando non c'è il sentimento dell'arte non vale nessun maestro né nessun indirizzo».  Giovanni Fattori.

«Memoriale» di Paolo Volponi

 Nella mia ideale (impossibile) "scuola di scrittura", il romanzo «Memoriale» di Paolo Volponi ha una sua preminenza; lo ritengo un romanzo compiutamente riuscito, un'opera tecnicamente altissima. La "trama" è di fatto inesistente, perché il romanzo racconta (nella difficilissima  prima persona ) la vicenda di un uomo che, dopo la prigionia nella seconda guerra mondiale, entra in fabbrica. Quest'uomo, Albino Saluggia, entra non tanto nella fabbrica visibile, nella fabbrica reale, ma nella sua organizzazione, nei suoi tempi e alle sue macchine; quest'uomo entra nella dimensione esistenziale della fabbrica, la sua mente viene cambiata e posseduta dalla fabbrica, le sue creature (il capo reparto, i medici, i colleghi) e le sue leggi. Il romanzo è la storia della mente di Saluggia che trova nemici congiurati contro di lui per aumentare «i suoi mali» e per dargliene nuovi. Può essere interessante un romanzo della paranoia di un operaio? Se proposto così no, e

Della letteratura, oggi

 «On est ce qu'on peut, mais on sent ce qu'on est». Stendhal

Della letteratura, oggi

Quale letteratura potrà esistere in un tempo in cui per esprimere stupore, compiacimento, gioia, soddisfazione, meraviglia si conosce e si usa una sola parola: WOW.....? Quale narrativa potrà vivere oggi, quale narrativa resterà nel futuro di un tempo in cui non si sa cosa dire se non WOW.....? Nel mondo-WOW  cos'è la letteratura?  Paolo Cortesi 

Delle scuole di scrittura/2

 «Au language la recherche des phrases nouvelles et des mots peu cogneus vient d'une ambition scholastique et puerile. Peusse je ne me servir que de ceulx qui servent aux halles à Paris!». Montaigne, Essais , I, 25.

Dell'arte e di ciò che le sta attorno

Dopo Duchamp, ogni cosa è arte. Ma solo con l'intervento/decisione dell' artista  avviene questo miracolo di transustanziazione senza dio. Dunque, arte è ciò che viene dichiarato tale dall' artista . E dunque l'arte non ha più molto a che fare con la creazione, ma dipende totalmente dall' autorità. Questa è la morte dell'arte. Paolo Cortesi