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Grandi editori e risate

 La politica attuale delle medie e grandi case editrici riflette esattamente, come uno specchio terso, la prassi politica attuale delle sedicenti grandi democrazie: tutti i cittadini e tutte le cittadine hanno la stessa parità di diritti e la medesima dignità sociale; in effetti solo una minuscola minoranza può esercitare ogni suo diritto fino ad attribuirsene dei nuovi che si chiamano privilegi.  Così è per l'editoria: guardate il sito di una grande o grandissima casa editrice: vi troverete le istruzioni per sottoporre il vostro "manoscritto". Fatelo, e aumenterete di una unità l'enorme numero dei candidi (ho scritto candidi  non candidati ). E farete ridere un po' di più chi si occupa del recapito email della maestosa sfinge editoriale. Stupirsi? Recriminare? Sarebbe precisamente come recriminare e stupirsi che su questo infelice pianeta ha vinto e domina il capitalismo. 

Ex contrario

 A mio parere, una scuola di scrittura (se proprio occorre che ce ne siano) dovrebbe indicare soltanto esempi negativi, cioè presentare modelli di scrittura da evitare, per aiutare l'allievo e l'allieva a formare quello che un tempo si chiamava il gusto . Secondo l'antica formula, collaudata da secoli di esperienza, il gusto si forma sempre col confronto, con l'esercizio di selezione, con la lettura che ricorda e paragona le diverse espressioni. Il gusto si forma evitando errori. Un tempo, la sola scuola di scrittura pensabile era la lettura, vasta, continua, fervida, attenta. E dunque nella mia scuola di scrittura darei alcuni esempi di scrittori da considerare come la mortificazione della scrittura, come esempio negativo e comincerei con nominare Moravia, Hemingway e Salinger. 

La domanda fondamentale

 La domanda fondamentale, da cui tutte le altre sgorgano, è solo una, da sempre: perché la vita umana è intrisa d'orrore?

Arroganza lieta

 Tra l'azione di Duchamp che firma un orinatoio e lo dichiara oggetto d'arte e la scelta della cantante o attrice o "influencer" di dare al proprio figlio un nome insolito, strano, esotico c'è la medesima arroganza morale e la stessa bassezza culturale. 

Vietato parlare al conducente

 Anni fa, in ogni autobus era attaccato un cartello metallico sopra il vetro del posto di guida, una targhetta metallica che era, più meno, in corrispondenza della testa del pilota e recava una scritta: VIETATO PARLARE AL CONDUCENTE. Da sessant'anni, su ogni "opera d'arte" prodotta in questo periodo, è affissa una invisibile targhetta con la scritta: VIETATO PARLARE MALE DI QUESTA ROBA.  I borghesi, i capitalisti non sopportano non essere oggetto di lode. 

L'editoria d'oggi

 Le case editrici, oggi, sono industrie di abbigliamento i cui esperti credono di saper prevedere quale moda avrà successo. 

Editori d'oggi

 Le case editrici, oggi, sono ristoranti i cui menu hanno qualche centinaio di pagine.