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Cézanne e tutto il resto

In fondo, sono grato ad un insegnante universitario, R.B., che mi ha fatto scoprire (suo malgrado) la autentica indicibile genesi della sedicente arte moderna. Questo tale R.B. aveva un culto feticistico per Cézanne, di cui magnificava senza riserve tutte le opere. Lo proclamava il gigantesco fondatore dell'arte contemporanea; tutta l'attuale gloria nasceva da lui.  E poiché nella pittura è, almeno per ora, ammessa la libertà di pensiero, io guardavo quella roba (R.B. chiedeva a noi studenti di conoscere tutta l'opera di Cézanne, di cui dovevamo - per l'esame - riconoscere la riproduzione in bianco e nero  di un'opera a caso e ripeterne il commento fatto da R.B.), io guardavo quella roba e non mi piaceva . Cézanne è evidentemente incapace di dipingere, disegnava male, era un insicuro dilettante, non era in grado di costruire una prospettiva appena credibile, le sue realizzazioni in pittura hanno un esatto corrispettivo solo nei dipinti che i ferrovieri pensionati me...

Oggi come mille anni fa

 Ogni epoca ha maledetto l'orrore del suo tempo, la miseria del suo vivere. Ci sono testi dell'Antico Egitto che piangono il decadimento della condizione umana. Dunque, non è mai esistita l'Età dell'Oro e chi rimpiange un passato (qualunque passato) rimpiange ciò che non è mai davvero esistito, e per questo è un tempo felice. E tuttavia, mai come oggi (2025) è enorme e straziante la distanza tra ciò che siamo e che accade e ciò che potrebbe accadere e potremmo essere. La scienza e la tecnica hanno dato strumenti potenti per migliorare l'esistenza umana, ma le classi dominanti hanno deciso che la vita delle persone sia la stessa di mille anni fa: chi è ricco vive felice, chi non lo è abbastanza lavora per sopravvivere, chi è povero soffre senza speranza. Le classi dominanti godono i benefici della scienza e della tecnica del XXI secolo e ne fanno scontare il prezzo altissimo, le conseguenze malefiche e ogni bruttura (e sono tante) alle classi subalterne.  In questo, ...

Aforisma sincero

 L'ottimismo è il modo più piacevole di non capire cosa sta succedendo.

Ragionevolezza e violenza

 Ogni teoria sociale, ogni progetto politico si fondano sulla e si affidano alla ragionevolezza dell'essere umano, per questo sono tutti destinati, chi più in fretta chi più tardi, al fallimento.  L'essere umano (e soprattutto quello di sesso maschile) è irragionevole e troppo spesso considera la violenza (minacciata o agita) come potente sostituto della ragionevolezza e della responsabilità morale.

Mai prima d'ora

 Nella storia umana, non è mai accaduto prima d'ora che fosse così gigantesca e straziante la lontananza tra ciò che la conoscenza potrebbe fare per il bene di ciascuna delle persone viventi e la sofferenza assurda che invece è diffusa universalmente. 

Abilità e fortuna

 «Nella vita, come in ogni gioco il cui risultato dipende sia dall'abilità che dalla fortuna, la risposta razionale alle cattive probabilità è di riprovare mettendocela tutta». Marvin Harris, Cannibali e re.  Le origini delle culture , Milano, Feltrinelli, 1979, pag. 209

Morte dell'arte e morte della natura

 Nel passato, l'arte riproduceva ( imitava , si diceva) la natura. Il supremo potere della pittura era ricreare la natura nel dipinto; sono famosi gli aneddoti di una riproduzione così perfetta da non essere distinguibile dalla realtà: la mosca dipinta sulla tela che l'osservatore cercava di scacciare, credendola vera. Oggi, l'arte si allontana dalla natura e dichiara il suo disprezzo, il suo schifo per il reale.  La cosiddetta arte oggi è la secrezione della mente del cosiddetto artista; niente di più, niente di meno. Non è un caso fortuito il fatto che, in Occidente, l'allontanamento dell'arte dalla natura segua un percorso nel tempo che è esattamente sovrapponibile a quello del trionfo del capitalismo.