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Visualizzazione dei post da giugno, 2025

Cézanne e tutto il resto

In fondo, sono grato ad un insegnante universitario, R.B., che mi ha fatto scoprire (suo malgrado) la autentica indicibile genesi della sedicente arte moderna. Questo tale R.B. aveva un culto feticistico per Cézanne, di cui magnificava senza riserve tutte le opere. Lo proclamava il gigantesco fondatore dell'arte contemporanea; tutta l'attuale gloria nasceva da lui.  E poiché nella pittura è, almeno per ora, ammessa la libertà di pensiero, io guardavo quella roba (R.B. chiedeva a noi studenti di conoscere tutta l'opera di Cézanne, di cui dovevamo - per l'esame - riconoscere la riproduzione in bianco e nero  di un'opera a caso e ripeterne il commento fatto da R.B.), io guardavo quella roba e non mi piaceva . Cézanne è evidentemente incapace di dipingere, disegnava male, era un insicuro dilettante, non era in grado di costruire una prospettiva appena credibile, le sue realizzazioni in pittura hanno un esatto corrispettivo solo nei dipinti che i ferrovieri pensionati me...

Oggi come mille anni fa

 Ogni epoca ha maledetto l'orrore del suo tempo, la miseria del suo vivere. Ci sono testi dell'Antico Egitto che piangono il decadimento della condizione umana. Dunque, non è mai esistita l'Età dell'Oro e chi rimpiange un passato (qualunque passato) rimpiange ciò che non è mai davvero esistito, e per questo è un tempo felice. E tuttavia, mai come oggi (2025) è enorme e straziante la distanza tra ciò che siamo e che accade e ciò che potrebbe accadere e potremmo essere. La scienza e la tecnica hanno dato strumenti potenti per migliorare l'esistenza umana, ma le classi dominanti hanno deciso che la vita delle persone sia la stessa di mille anni fa: chi è ricco vive felice, chi non lo è abbastanza lavora per sopravvivere, chi è povero soffre senza speranza. Le classi dominanti godono i benefici della scienza e della tecnica del XXI secolo e ne fanno scontare il prezzo altissimo, le conseguenze malefiche e ogni bruttura (e sono tante) alle classi subalterne.  In questo, ...