Post

Visualizzazione dei post da gennaio, 2025

Scuola di scrittura/8

 I migliori, gli autentici, i soli maestri di scrittura sono scrittori che non ne frequentarono mai una, che non seguirono mai i precetti che insegnano (pagati) ai loro studenti e che mai avrebbero immaginato che sarebbero stati pagati per insegnare ciò che loro scoprirono da soli.

Medium e gerarchi

 È recentissimamente uscito: Paolo Cortesi, Medium e gerarchi. Metapsichica e spiritismo in Italia durante il regime fascista , Manzoni editore, 2024. Il primo saggio storiografico su un fenomeno di storia culturale e politica italiana durato vent'anni e fino ad oggi inesplorato. 

Astrattismo

 «E il crepuscolo della pittura e della scultura è accadimento a tutti visibile. Non è l'angoscia per non poter più mai dipingere come Raffaello o Goya, congiunta all'impulso profondo di dover tuttavia continuare a delineare e a colorire e a plasmare la bella favola, rinnovandone, come si suol dire, le immagini e il linguaggio. Facili esclamazioni! L'astrattismo è uno di codesti linguaggi, e dichiara di spacciarsi del reale, ma si trova ad essere avvinto alla pura elementarità geometrica, resa puerile dalla vanagloria intellettuale, mesticata con simulazioni d'umiltà». Benso Becca, Vita sprecata di un italiano , Roma, Centro Editoriale dell'Osservatore, 1955, pag. 168

Alberto Moravia

 «I popolani delle novelle di Moravia parlano il linguaggio dei poveri che debbono essere ascoltati dai ricchi».  Leo Longanesi (1954)

Dell'arte e di ciò che le sta attorno/2

 Un tempo (diciamo prima che i mercanti d'arte borghesi sostituissero i mecenati, le signorie, le corporazioni dei mestieri e la chiesa cattolica nel ruolo di committenti d'arte) un tempo, arte era ciò che il committente e il pubblico vivevano come opera d'arte.  Oggi è arte tutto ciò che viene decretato prodotto di un artista; cioè il solo elemento che conta ora è il sedicente/denominato artista. Una volta proclamato artista, tutto ciò che costui produce sarà ARTE. Due sole categorie (non so se più economiche o più culturali) hanno il potere di decretare chi è artista e chi no: i critici d'arte professionisti e i mercanti d'arte. Un tempo, occorreva andare a bottega, esercitarsi, provare, lavorare, creare per essere definito artista. Oggi la c.d. arte esiste solo per atto di autorità: è arte perché  deriva dall'artista (nominato tale da critici d'arte professionisti e mercanti d'arte; il pubblico non ha e non può avere questa facoltà).

D'Annunzio

 Gabriele d'Annunzio: il borghese che inventò il selfie  cento anni prima che esistessero i telefoni cellulari.

Il capitalismo spiegato da un grande romanziere meglio che da ogni economista

 «Pour être assez riche, Monsieur d'Artagnan, il faut être trop riche». Alexandre Dumas, Le vicomte de Bragelonne

Scuola di scrittura/7

 «Possiamo dire con verità, che oramai l'affaticarsi di scrivere perfettamente, è quasi inutile alla fama». Giacomo Leopardi ( Il Parini ovvero della gloria )

Scuola di scrittura/6

«Non interviene sempre, ma io reputo che la fama degli scrittori ottimi soglia essere effetto del caso più che dei meriti loro». Giacomo Leopardi  ( Il Parini, ovvero della gloria )

Uno, nessuno, tutti

 Fra un gruppo di persone almeno trentenni, dite queste sole parole «Caro amico»; ci sono 90 probabilità su 100 che qualcuno/a dica «ti scrivo»; le probabilità salgono a 98 su 100 se consideriamo quelli/e che penseranno queste parole, senza pronunciarle. C'è una sciagura ancora più penosa e funesta della rinuncia alla cultura; è la certezza che la propria "cultura" sia la più comune forma di cultura: tutti sanno quello che io so, tutti pensano come me; chi sa di più, chi sa meglio e chi pensa diversamente (cioè elaborando più elementi) non mi interessa, forse non mi piace; la mia "cultura" va benissimo, anche se io riconoscessi che è scarsa, incerta, opaca, monca, zoppa: è la cultura che condivido con la gigantesca maggioranza delle persone. Dunque, va bene così. Non ho alcun motivo di occuparmene. In ogni modo, va bene così.