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Visualizzazione dei post da novembre, 2025

La narrativa italiana del 2025 (ad uso dei nostri pronipoti del 2050)

 Cani, gattini, caffè fumanti in grandi tazze da tenere con le due mani, deliziosa ricerca di sé, amicizia che dà problemi ma poi tanta gioia, amore, amore, amore e amore che fa passare giornate piene piene, nonne, nonne parlanti e nonne morte, bambini molto saggi e tanto suggestivi anche quando rompono i coglioni, gattini che sono tanto cari e oh sì indipendenti, cani saggi fedeli, lavoro che è competizione ma alla fine arriva il momento che ti chiedi e allora cambi tutto perché hai pensato ad una nonna saggia e morta o a un gattino sovrano, investigatori che sono tutti diversi e tutti uguali e tutti caratteristici con simpatiche manie o segreti antichi dolori ma che trovano sempre il colpevole, pasticcerie, dolci, torte, cuochi ma più cuoche, bignè sempre alla crema, tè, tisane, l'anima che si effonde nel profumo caldo di pane appena sfornato o torte create sulla ricetta della saggia nonna morta da tanto o da poco, bambini saggi e impertinenti comunque geniali, ricordi di famigli...

Grandi editori e risate

 La politica attuale delle medie e grandi case editrici riflette esattamente, come uno specchio terso, la prassi politica attuale delle sedicenti grandi democrazie: tutti i cittadini e tutte le cittadine hanno la stessa parità di diritti e la medesima dignità sociale; in effetti solo una minuscola minoranza può esercitare ogni suo diritto fino ad attribuirsene dei nuovi che si chiamano privilegi.  Così è per l'editoria: guardate il sito di una grande o grandissima casa editrice: vi troverete le istruzioni per sottoporre il vostro "manoscritto". Fatelo, e aumenterete di una unità l'enorme numero dei candidi (ho scritto candidi  non candidati ). E farete ridere un po' di più chi si occupa del recapito email della maestosa sfinge editoriale. Stupirsi? Recriminare? Sarebbe precisamente come recriminare e stupirsi che su questo infelice pianeta ha vinto e domina il capitalismo.